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Il Myanmar (ex Birmania) occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese. Divenuta indipendente dalla Gran Bretagna nel 1948, la Birmania è stata governata per oltre un quarto di secolo (1962-1988) da una dittatura militare di stampo socialista che la fece sprofondare in una drammatica crisi economica e sociale. Dopo il colpo di Stato del 1988, è stata per 22 anni sotto il regime militare di Than Shwe.
Una nuova capitale col nome di Naypyidaw è stata fondata nel 2005 in sostituzione della vecchia capitale Yangon.
Dopo le elezioni del 2015 la situazione sembra apparentemente migliorata. Negli ultimi anni il nuovo governo ha adottato infatti politiche liberali, ma la persistenza di scontri tra minoranze etniche in diverse regioni del Paese e la mancanza di politiche condivise in campo sociale, hanno impedito di tradurre questi apparenti miglioramenti in benessere per la popolazione.
L’area di Yangkha si trova nello Stato Shan, al confine con Cina, Laos e Thailandia. Lo stato conta circa 5,8 milioni di abitanti ed è l’ultimo dei 14 stati e regioni del paese nell’accesso a latrine (54,9%) e penultimo in termini di accesso all’acqua potabile (41%).
Il miglioramento nell’accesso ai servizi igienici può ridurre le malattie da diarrea più di un terzo e può significativamente ridurre l’impatto avverso sulla salute di altri fattori. L’investimento, quindi, nella promozione dell’igiene e dei servizi di approvvigionamento idrico sono fra fondamentali, tra i più efficaci e a minor costo nel ridurre il tasso di mortalità di questi territori.
L’obiettivo del progetto è di migliorare la salute di bambini ed adulti garantendo l’accesso all’acqua in quantità e qualità adeguati e assicurando l’accesso a latrine migliorate.
Il progetto prevede le seguenti attività:
I beneficiari diretti del progetto sono 200 famiglie di 4 villaggi bisognosi del Yangkha Village Tract, gli studenti delle scuole e i pazienti dei 3 centri sanitari della zona.
I beneficiari indiretti sono 3.000 persone dei restanti 21 villaggi dell’area.
Il contributo richiesto è di Euro 33.400.
Responsabile del progetto è il missionario
P. Barnabas Arockiasamy, residente a Yangon